Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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Wilhelm Reich (1925; 1933/1945) ha studiato il contributo delle alterazioni dell’Io croniche sullo sviluppo del carattere. Anna Freud (1936/1946), a Vienna, ha sistematizzato le acquisizioni sulle attività difensive dell’Io ne “L’Io e i meccanismi di difesa”. In seguito, a Londra, si è dedicata soprattutto all’esplorazione dello sviluppo normale e patologico dell’Io (1965), mantenendosi vicina agli sviluppi della psicoanalisi nordamericana. Robert Waelder (1936a) ha approfondito il ruolo dell’Io nel conflitto integrando nella Teoria Strutturale/Psicologia dell’Io il principio di sovradeterminazione, uno dei primi individuati da Freud, con il concetto di principio della funzione multipla , per cui ogni atto psichico è considerato un compromesso operato dall’Io in risposta alle richieste conflittuali dell’Es, del Super-io, della realtà e della coazione a ripetere. Edward Glover (1943) in Inghilterra ha introdotto il concetto di Io nucleare, costituito dalle tracce mnestiche dell’esperienza riunite in un insieme coerente. Franz Alexander (1933), laureato all’Istituto di Berlino, è una figura di spicco della cosiddetta ‘Scuola di Chicago’ di medicina psicosomatica; ha scritto su molti temi, tra i quali le complesse relazioni e l’influenza reciproca tra conflitti strutturali e pulsionali . Otto Fenichel (1938, 1941c, 1945) superando i confini tra Vienna, Praga, Chicago, Los Angeles e New York, riconosciuto a livello internazionale come un fine conoscitore della teoria e della tecnica psicoanalitica e in costante ‘dialogo critico’ con Alexander, ha evidenziato il fatto che “Un conflitto istintuale … è sempre anche un conflitto strutturale; uno degli istinti in conflitto rappresenta l’Io … o rafforzato ai fini della difesa dell’Io” (Fenichel, 1945; trad. it. 1951, p. 149). È stato Fenichel a sviluppare l'idea di Anna Freud di come l’Io collabori con il lavoro analitico, arrivando a coniare la definizione di ‘ Io osservante ’.

III B. SVILUPPI POST-FREUDIANI NELLA PSICOLOGIA DELL’IO/TEORIA STRUTTURALE IN NORDAMERICA

In Nord America, la Psicologia dell’Io è stata sostenuta da Anna Freud (1936/1946), che ha riunito le funzioni difensive dell’Io ed elaborato una teoria su questi meccanismi, arrivando a formulare la questione tecnica secondo cui la posizione ottimale degli analisti è di mantenersi equidistanti dai derivati delle tre macrostrutture. Questa posizione teorica è stata condivisa da Hartmann (1939/1958), Kris e Loewenstein (Hartmann, Kris e Loewenstein 1964), e da Rapaport (1959/1960), che ambivano a sistematizzare la metateoria della psicoanalisi come una psicologia generale. I contributi duraturi della loro generazione e di quella successiva si devono anche a Fenichel, Nunberg, Waelder, Jacobson, Mahler, Rangel, Loewald, Bergman, Arlow e molti altri. Alcuni dei più influenti sono riportati di seguito.

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