Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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Analogamente, Jean Laplanche (Laplanche e Pontalis 1967) lamenta la perdita del ‘reale contributo’ (“real Freudian contribution”) di ambiguità e complessità dell’uso freudiano di Ich, che Freud utilizza per riferirsi all’interazione di molti livelli di giustapposizione fra organismo e ambiente, soggetto ed oggetto, interno ed esterno, ecc. Da una prospettiva in qualche modo correlata sebbene differente, Bruno Bettelheim (1984) critica la traduzione di Strachey per la terminologia astratta, latinizzata e mirante all’esattezza scientifica, che rimpiazza la connotazione espressiva, umanistica e metaforica del freudiano “psychische Behandlung (Seelenbehandlung)” (Freud, 1890a, p. 289) o ‘trattamento della psiche (anima)’ con “psychical (or mental) treatment” nella traduzione inglese di Strachey (Freud 1890b, p. 283), laddove la traduzione italiana è “Trattamento psichico (trattamento dell’anima)” (Freud, 1890c, p. 93). Complessivamente, Bettelheim disapprova il modo in cui la parola “soul” ( Seele ), che si accompagna all’idea di vita spirituale e di una lotta fin troppo umana, sembra essere stata espunta dalla traduzione dell’opera di Freud, e spesso sostituita con “mind” ( Geist ) (Bettelheim 1984, pp. 70-71). Mentre la traduzione francese dell’opera freudiana “Oeuvres Complètes de Freud/Psychanalyse – OCF/P » (1989-2015) conserva l’ambiguità del termine Ich, traducendolo prevalentemente con ‘le moi’ (forma tonica di ‘Io’), che è soggettivo, un sé piuttosto che l’Io creatura difensiva della Psicologia dell’Io, ha essa stessa i suoi problemi quando si trova a tradurre il termine ‘sé’ in francese; cioè, senza mettere in gioco il termine ‘Je’ (per ‘Io’), il traduttore di Winnicott ha dichiarato che il termine ‘self’ è essenzialmente intraducibile in francese. Complessivamente, in modi diversi, né ‘ego’ né ‘le moi’ sono equivalenti al tedesco ‘Ich’. Mentre nella psicoanalisi di lingua inglese vi è un accresciuto bisogno di sviluppo del concetto di ‘self’, per dar conto e teorizzare la soggettività che manca nell’‘ego’, nella psicoanalisi francese c’è un minor bisogno di un analogo sviluppo del concetto di sé, poiché esso è già saturato dal concetto di ‘le moi’. II. C. Considerazioni etimologiche, terminologiche e traduttive: la prospettiva latino- americana. Poiché il termine inglese “Self” (che suggerisce un illusorio carattere sostantivo) è essenzialmente intraducibile con una singola parola in spagnolo o portoghese, frequentemente il termine Self è tradotto con “Si mismo”. Per esempio, i riferimenti alla Psicologia del Sé di Heinz Kohut sono talvolta tradotti come “Psicologia del Si mismo”, o direttamente menzionati come Self Psychology. Secondo il dizionario Collins (2018), self è tradotto in spagnolo con “uno mismo” (maschile), o “una misma” (femminile), ma anche con “el yo” (equivalente di “Io”). Altre traduzioni di “self” con “mismo” (“stesso”) sottolineano la relazione di questo concetto con il concetto di identità .

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