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contesto della complessità del campo, il partecipante fa parte del campo, lo modifica e ne è modificato. Le concezioni latinoamericane hanno influenzato la psicoanalisi europea e nordamericana, basti pensare ad esempio ai contributi di Antonino Ferro, Thomas Ogden e degli analisti dell’intersoggettivtà. Questi stessi autori, a loro volta, hanno arricchito i contributi latinoamericani. I concetti di ologramma affettivo di campo e di terzo analitico, nonostante le differenze, hanno una radice comune con i ‘sogni a due’ e la fantasia inconscia della diade. Allo stesso modo, la paralisi di campo, i bastioni descritti dai Baranger, si avvicinano ai concetti del ‘terzo soggiogato’, del ‘non-sogno-per-due’ e dell’‘enactment cronico’. Tutti i concetti di campo, le teorie e le loro derivazioni, contribuiscono ad approfondire lo studio delle aree con deficit di simbolizzazione, una delle sfide della psicoanalisi contemporanea. In Europa , varie configurazioni del concetto di campo mettono in evidenza l’aspetto antidogmatico del pensiero analitico, l’apertura e le potenzialità creative, nelle sue applicazioni sia alla diade analitica che ai gruppi. Gli analisti europei mettono l’accento sul lavoro di Freud come aperto a possibili estensioni. Riconoscono anche che egli non ha mai esitato a mettere in discussione i concetti teorici in base alle scoperte cliniche che andava facendo nel corso della sua vita. C'è sempre il rischio di congelare la psicoanalisi in una teoria riduzionista invece di mantenere l'apertura mentale freudiana. Gli indipendenti britannici, il francese André Green, Jean-Luc Donnet e René Kaës, gli italiani Francesco Corrao e Antonino Ferro, rappresentano questa corrente di apertura in Europa. A questo proposito, i teorici del campo europei si rifanno ai latino-americani Willy e Madeleine Baranger e Fabio Herrmann, i quali pur in modi diversi hanno contribuito notevolmente a questa corrente psicoanalitica contemporanea, aperta e antidogmatica, pur mantenendo un ancoraggio freudiano in senso però pluralistico, particolarmente necessario per le strutture psichiche non nevrotiche. In Nord America , la fondamentale interrelazione, intersoggettività e interdipendenza dello sviluppo umano ha portato molti analisti a occuparsi di configurazioni – variamente concettualizzate come campo dinamico bi-personale e/o incontro di multiple soggettività - che risultano congiuntamente create dai singoli membri, dove possono emergere nuove elaborazioni/ampliamenti e non solo semplici ripetizioni dell'inconscio individuale e/o delle fantasie preconsce, degli atteggiamenti e dei comportamenti di ciascun partner della diade, e a cui la presenza e la mente di ciascuno contribuisce in modo significativo. Questo pensiero è in sintonia con le esperienze cliniche e la convinzione di molti che esiste per tutta la vita una potenzialità creativa e immaginativa di dare espressione a contenuti psichici in precedenza esclusi, dissociati o comunque non integrati. L'insieme eterogeneo delle concettualizzazioni nordamericane di campo comprende due teorie complete: La Teoria del Campo Comunicativo Bi-personale di Robert Langs, e la Teoria del Campo Interpersonale di Donnell Stern. Inoltre, concettualizzazioni di campo si sono diffuse nel pensiero freudiano contemporaneo, nella moderna Teoria del Conflitto, nella Psicologia dell’Io Intersoggettiva, nelle tradizioni Post-kleiniane, Post-bioniane e in quella francese. Sono caratterizzate in molti casi dall'enfasi sull'ampliamento, la crescita, la libertà espressiva e/o relazionale, la (co)creatività e la trasformazione (reciproca), le formazioni
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