Uninews TorVergata #Zero

LO SMART CONTRACT:

ATTENZIONE ALLO “ZERO” GIURIDICO!

di Benedetta Sirgiovanni*

Il termine zero ha una lunga storia e ha a che vedere con il concetto di ‘vuoto’. Probabilmente il simbolo 0 nacque contando con ciottoli sulla sabbia: quando si toglieva l’ultima pietra non rimaneva nulla, o meglio rimaneva soltanto un’impronta circolare.

Guidati dall’etimologia, ci si interroga se la tecnica e, in particolare, lo smart contract sia uno strumento per creare il ‘vuoto’ giuridico. Lo smart contract è costituito da un algoritmo che descrive le condizioni contrattuali. Le parole vengono trasformate in codici registrati sulla blockchain : il linguaggio naturale si trasforma in in-put attraverso l’uso della sintassi informativa. Lo smart

contract è, quindi, un’operazione matematica: un insieme di in-put che, in base ad una procedura, producono un out-put. Proprio perché la matematica si avvale di un linguaggio universale, si potrebbe arguire che lo smart contract sia lo strumento per superare nei contratti transfrontalieri le differenze presenti nei diversi sistemi giuridici nazionali,

*Professoressa associata in Diritto Privato - benedetta.sirgiovanni@uniroma2.it

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