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DIABETE: GENERAZIONI DI TERAPIE

di Aikaterini Andreadi*

l’insulina iniettabile. Nel diabete tipo 2 sono utilizzate anche altre terapie, a iniziare dalla vecchia “signora metformina”, un farmaco che migliora la sensibilità all’insulina e agisce sul fegato riducendone la produzione di glucosio. Sono poi venute le sulfaniluree, ormai abbandonate, che aumentavano notevolmente la produzione di insulina dal pancreas, con conseguente aumento di episodi di ipoglicemia. Nel XX secolo sono stati introdotti i glinidi, che aumentano la produzione di insulina per alcune ore, i glitazoni, che riducono la resistenza all’insulina, e gli inibitori dell’enzima intestinale glucosidasi, il cui principale rappresentante è l’acarbosio, che impediscono la digestione e l’assorbimento di alcuni zuccheri nell’intestino.

Oltre un secolo dopo la scoperta dell’insulina, la terapia del diabete è ancora in costante evoluzione.

Nel 2021, la Federazione Internazionale del Diabete (IDF) ha calcolato che nel mondo ci siano 536,6 milioni di persone tra i 20 e i 79 anni (il 9,2% degli adulti) affette da diabete e che altri 1,2 milioni di bambine/i e adolescenti (0-19 anni) siano affetti da diabete di tipo 1. Oltre alla terapia insulinica, esiste la possibilità di utilizzare farmaci contro la patologia diabetica con importanti effetti anche a livello cardiovascolare e renale. Diversi farmaci per ridurre la glicemia sono disponibili in base al tipo di diabete. Nel diabete tipo 1, a oggi, la terapia è

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*Assegnista di ricerca in Endocrinologia - andreadi@med.uniroma2.it

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