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CONTROTRANSFERT Voce Tri-Regionale Consulenti Interregionali: Anna Ursula Dreher (Europa),
Adrian Grinspon (America Latina), Adrienne Harris (Nord America) Co-Chair Coordinatore Interregionale: Eva D. Papiasvili (Nord America) _______
Traduzione italiana ed editing a cura dei soci della Società Psicoanalitica Italiana Traduzione: Francesco Carnaroli Coordinamento ed Editing: Maria Grazia Vassallo
I. INTRODUZIONE E DEFINIZIONI INTRODUTTIVE
Il concetto di controtransfert è uno dei più trasformati e trasformativi in psicoanalisi. Necessita di essere affrontato storicamente, teoricamente, empiricamente ed esperienzialmente. Oggigiorno, il concetto denota un’ampia gamma di stati emotivi [feelings] (consci e inconsci), pensieri ed atteggiamenti dell’analista verso il paziente nella situazione analitica. Nell’accezione più ampia esso si può riferire alla totalità dei stati emotivi, atteggiamenti e pensieri che un terapeuta può avere rispetto ai propri pazienti. In un senso più ristretto, il controtransfert può riferirsi a risposte ben determinate, per lo più inconsce, al transfert dei pazienti – letteralmente contro il transfert del paziente. Considerato il fatto che si tratta di uno dei concetti più complessi e dalla più complessa evoluzione in psicoanalisi, con molti significati nell’intera gamma degli attuali orientamenti internazionali, è generalmente riconosciuto che l’esperienza del controtransfert possa comportare sia benefici che pericoli potenziali. In quanto parte necessaria della matrice transfert-controtransfert, esso riflette una dimensione interattiva vitale della psicoanalisi, pur se concettualizzata in modo contrastante. Sulla base di un’articolata estrapolazione dai più attuali dizionari psicoanalitici europei e nordamericani (Auchincloss, 2012; Skelton, 2006), il vissuto controtransferale, inteso come fenomeno clinico derivante da più fonti nella situazione analitica, mediato da vari processi e meccanismi concettualizzati all’interno della relazione tra il paziente e l’analista, dal punto di vista fenomenico può includere: • Un sentimento o un’idea cosciente nell’analista in reazione al materiale del paziente. • Un sentimento inconscio o un’associazione che l’analista può recuperare o (ri)costruire con una buona dose di seria autoanalisi dei segnali recepiti durante la seduta o dopo di essa. Ciò può includere la reazione dell’analista al transfert del paziente, il transfert
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