Dizionario Enciclopedico di Psicoanalisi dell'IPA

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propri conflitti. Grinberg ha esaminato la natura delle relazioni interne dell’analista con gli oggetti interni del paziente proiettati dentro la mente del primo. Questi sviluppi nello studio della comunicazione inconscia attraverso il transfert e il controtransfert hanno portato ad una concettualizzazione della relazione analista-paziente come campo bi-personale, che è fondamentalmente intersoggettivo. Tuttavia questo termine è utilizzato in accezioni molto differenti. Lawrence Brown nel suo scritto “Intersubjective Processes and the Unconscious “ (Processi Intersoggettivi e Inconscio), (2011; citazione tradotta per questa edizione N.d.T.) ha scritto: “Il termine intersoggettività è frequentemente associato con la Scuola Relazionale Americana”, che Green (2008) ha definito un’epidemia del Nord America. Tuttavia Grotstein (1999) e Brown (2011) affermano che per fortuna il controtransfert è stato trasformato in intersoggettività , e Brown aggiunge: “Inoltre l’intersoggettività è un processo di comunicazione inconscia , è recettività, e creazione di significati all’interno di ciascun membro della diade, per “portare” le significazioni idiosincrasiche verso un campo emozionale condiviso per contribuire con la propria capacità di costruire significati al campo emozionale condiviso, interagendo con una funzione analoga nel partner “(Brown 2011 p.7; citazione tradotta per questa edizione N.d.T.). Il concetto di campo analitico utilizzato da Brown ha la sua fonte principale nel lavoro della coppia Baranger: “La situazione psicoanalitica come un campo bipersonale ” (1961) ripubblicato in Spagna nel 1968 e tradotto in Inglese solo nel 2008: Questa innovazione teorica fondamentale è rimasta pertanto sconosciuta alla maggior parte della comunità psicoanalitica fino a poco tempo fa. I Baranger hanno descritto il loro progetto così: “Questo articolo discute le conseguenze dell’importanza che articoli recenti hanno assegnato al controtransfert. Quando quest’ultimo acquista lo stesso valore teorico e tecnico del transfert, la situazione analitica si configura come un campo dinamico bi-personale, e i fenomeni che si verificano è necessario formularli in termini bi-personali” (2008, p.795; citazione tradotta per questa edizione N.d.T.) . Questi autori descrivono le caratteristiche della fantasia inconscia della coppia analitica ed enfatizzano il contributo dei fenomeni legati alla identificazione proiettiva ed introiettiva nella sua struttura. Relativamente al concetto di fantasia inconscia essi argomentano: “Ma ancora più importante, [ la fantasia inconscia ] non può essere considerata la somma delle due situazioni interne. Essa è qualcosa creata tra due persone , all’interno dell’unità che esse formano nel momento della seduta, qualcosa di radicalmente differente da ciascuno di loro presi separatamente…Noi definiamo la fantasia in analisi come la struttura dinamica che in ogni momento dà il significato al campo bipersonale ” (ibid p. 806-7; citazione tradotta per questa edizione N.d.T.). L’idea di campo analitico bi-personale ha influenzato profondamente Antonino Ferro (1998, 2004, 2009). Riferendosi a Bion, Mom, Pichon-Riviere e alla coppia Baranger, Ferro sottolinea che fin dal primo contatto telefonico e persino prima di esso, la comunicazione inconscia comincia ad organizzarsi nel paziente, nell’analista e nelle fantasie del paziente, dell’analista e della coppia. Più avanti egli descrive il suo modello di ascolto inconscio che struttura il campo analitico. Un coinvolgimento emozionale così profondo della coppia analitica, attraverso l’identificazione proiettiva, si esprime nel sogno dell’analista sul materiale

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