Club Milano34

food

midnight in milan Inagura il 19 settembre a Milano il locale Pourquoi Pas?, la nuova Brasserie Cafè Restaurant di C.so Garibaldi 17, un angolo parigino nel cuore di Milano. Un concen- trato di competenze, esperienze e attitudini di tre amici diventati oggi anche soci. Simone Taiuti, Gian- carlo Siola e Daniele Pagani hanno infatti unito le proprie capacità per dare forma a questo angolo parigi- no nel cuore milanese. Il progetto si è materializzato in uno spazio di 30 mq aperto dal petit déjeuner al calar della notte, per un’offerta che non tralascia l’appuntamento dell’a- peritivo. Protagonisti, ça va sans dire , i prodotti migliori francesi: verre de vin blanc ou rouge, cremant de Loire , champagne, bières françaises , il tutto accompagnato da piccole amuse bouche , piccoli chou , foies gras o fresche cruditées .

02

mi di dimensione artistica per soddisfare tutti i palati e tutti gli appetiti», un tripudio di panini con uvette, formaggi, pomodori, sottòli ricercati e senape à l’àncienne . Via Correggio 50 è infine l’indirizzo per gli amanti delle crêpes , qui ha sede La creperie d’Auriane che propone anche piatti creativi francesi (spesso a base d’anatra) e zuppe. E anche Roma ha il suo tempio delle crepes, un ristorantino alla moda aperto nella prima metà del 2016. Si tratta del colorato Crêpes Galettes e si trova in via Leonina, dove il titolare Florent prepara orgoglioso e appassionato le originali bre- toni, sia dolci sia salate, accompagnate dall’inse- parabile sidro di mele ma anche baguette e altri prodotti tipici. La vera novità capitolina dell’anno che va ad affiancare locali storici come il Charly’s Sauciere (con oltre 45 gloriosi anni di attività nella sua sede di via San Giovanni in Laterano) e Le Levain Bakery, il forno di via Santini aperto a fine 2014 da un’idea del giovane pasticcere pu- gliese Giuseppe Solfrizzi, cresciuto alla corte del celebre Alain Ducasse, che impiega le sue farine biologiche e il lievito madre al servizio di un’ispi-

razione di pasticceria tutta francese. Dotta, e innegabilmente golosa, anche Bologna non si è tirata indietro davanti alle ultime tenden- ze food e Le bar a’ vin, in via Nazario Sauro, ne è la dimostrazione. Gestito da Angelo, che tra i primi portò nel capoluogo emiliano l’ allure delle strade di Parigi con il ristorante Au Coq Qui Rit, questo localino riesce ad accontentare ogni clien- te con etichette ricercate (sempre bene lasciarsi consigliare), bollicine naturali, bocconcini sani e degustazioni attente anche a chi è intollerante. E l’ambiente è carico di un romanticismo che sfiora la magia. Le altre città? Sicuramente arriveranno. Una tendenza, quella che riporta la tanto ammi- rata creatività francese (soprattutto in ambito dol- ciario), che pare essere solo all’inizio e che non si può leggere come un fenomeno modaiolo, ma piuttosto come un’evoluzione inevitabile di quel processo, ormai consolidato nel Belpaese, di con- servazione, riscoperta, valorizzazione e attualizza- zione di ricette e pietanze che fanno la storia dei territori. E che dalle nostre montagne ha quindi appena superato il confine.

02. Dolce o salata, la cucina francese, così varia e golosa, conquista tutti

59

Made with FlippingBook HTML5