Eliteness #02 – IT

Elite SA | Nos magazines sont destinés aux particuliers qui souhaitent une information concise, digeste et professionnelle sur le sommeil. Interviews, conseils et astuces : ils sont élaborés exclusivement pour votre bien-être, afin d’accompagner et faciliter votre transition vers la literie la plus adaptée à vos besoins.

ELITENESS SLEEP & LIVE BEAUTIFULLY

ALIMENTAZIONE DIMMI CIÒ CHE MANGI E TI DIRÒ COME DORMI

METE IL RITORNO ALLA NATURA, UN LUSSO IN SÉ

SALUTE CARENZA DI SONNO: LE NUOVE INSIDIE DA EVITARE

AMBIENTE LUC FERRY BISOGNA SMETTERLA CON L’ECOLOGIA PUNITIVA!

E SE DORMIRE BENE CI PERMETTESSE DI VIVERE I NOSTRI SOGNI?

EDITORIALE

Sognare non è proibito

E se dormire bene ci permettesse di realizzare i nostri sogni? Il sonno e i sogni hanno mille virtù. Sognare, tra le altre cose, talvolta ci consente di intravvedere ciò che desideriamo veramente. In questo numero, Luc Ferry, filosofo profondamente anticatastrofista, sogna un’ecologia plurale. A suo parere, comportandosi correttamente, la crescita e i consumi potrebbero dimostrarsi non inquinanti, anzi contribuirebbero addirittura a ridurre l’inquinamento. Così l’economia circolare, ispirandosi alla natura che ritrasforma all’infinito tutto ciò che crea, sarebbe in grado di valorizzare e riciclare tutti gli oggetti o le materie prodotti precedentemente. Leggerete anche le parole della specialista dei disturbi del sonno Katerina Espa Cervena, che sogna che il buon senso prevalga. A suo avviso, la mancanza di riposo nella popolazione è un aspetto da considerare seriamente; bisogna tuttavia evitare che ciò diventi un’ossessione e già ascoltare meglio le esigenze del nostro organismo è utile per migliorare la qualità del nostro sonno. La medesima saggezza si rinviene nelle affermazioni dello chef Heston Blumenthal, per il quale: «Per dormire bene valgono i medesimi presupposti che per mangiare bene». Per Blumenthal, la relazione più intima che esista è quella che instauriamo con noi stessi. «È la più difficile, ma anche la più gratificante». Anche Elite sogna. Per migliorare la vostra salute e quella del nostro pianeta, ci sinceriamo che ogni nostro gesto sia virtuoso. La nostra produzione e i nostri saperi continuano ad essere profondamente radicati in Svizzera. E ci impegniamo, per esempio, a risalire a monte dei nostri canali di approvvigionamento per tracciare ogni materia prima utilizzata. Laddove alcuni profetizzano un futuro sinistro, si alzano voci fiduciose nell’intelligenza umana. Sogniamo ad occhi aperti!

François Pugliese

DORMIRE BENE PER TROVARE L’ENERGIA DI SUPERARSI

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INDICE

4 NOTIZIE

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SALUTE 7 Carenza di sonno: le nuove insidie da evitare ALIMENTAZIONE 11 Dimmi ciò che mangi e ti dirò come dormi

RITRATTO 15 Daniel André, profumiere-creatore, in grado di sentire i profumi anche mentre dorme INCONTRO 18 Heston Blumenthal, lo chef migliore del mondo ci espone la sua visione del sonno

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SISTEMI LETTO E ACCESSORI 20 Scegliere bene una trapunta 21 Scegliere bene un guanciale 22 Trovate il materasso adatto a voi 26 Pleat, un letto sofisticato

AMBIENTE 28 Luc Ferry: «Bisogna smetterla con l’ecologia punitiva!» METE 30 Il ritorno alla natura, un lusso in sé

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32 I NOSTRI INDIRIZZI

NOTIZIE

GLI ANIMALI, UN BUON SONNIFERO

Allergie, igiene, non mancano i motivi per esiliare gatti, cani e altri animali da compagnia lontano dal letto dei nostri figli. Eppure, secondo un recente studio canadese condotto sui partecipanti all’Healthy Heart Project, che avevano un’età compresa tra gli undici e i diciassette anni, avremmo torto: questa coabitazione notturna sembra invece avere un effetto benefico, connesso con la presenza riconfortante dell’animale. Un risultato che dipende beninteso dalla qualità della relazione che intrattengono il bambino o l’adolescente e il suo amico a quattro zampe.

GLI INCUBI ALLENANO A RESISTERE ALLA PAURA

Nei Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19 e in quelli che hanno adottato misure di quarantena rigorose, sembra che le persone abbiano maggiormente sofferto di incubi. Uno studio condotto su centoquattordici medici e quattrocentoquattordici infermiere operativi nella città

cinese di Wuhan rivela che più di un quarto tra loro ha dichiarato di avere incubi frequenti. Orbene ne sarebbe emerso che, dopo un brutto sogno, la zona del cervello che ci prepara ad affrontare la paura è più reattiva, come se l’incubo ci avesse allenato a far fronte alla situazione.

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pagine realizzate da Sylvie Ulmann

NOTIZIE

CARENZA DI SONNO E DEMENZA

Un sonno di breve durata nella fase centrale della vita è associato a un aumento del 30% del rischio di demenza. È la conclusione a cui è giunta una squadra di ricercatori dell’Università di Parigi CRESS analizzando i dati relativi ai settemilanovecentocinquantanove partecipanti allo studio Whitehall II. La fase seguente consiste nel comprendere

come le caratteristiche del sonno, tra le altre la sua durata, i suoi disturbi, le eventuali apnee, sono collegate a questo rischio. Ciò permetterebbe di individuare i momenti chiave in cui intervenire per ridurre o ritardare l’avanzamento della demenza.

DIGIUNARE PER DORMIRE MEGLIO

Il digiuno intermittente, praticato per otto, dieci o dodici ore soltanto, sta guadagnando sempre più consensi. Oltre a mettere il corpo a riposo e ad aiutarci a stabilizzare il nostro peso, contribuirebbe anche a rinforzare il nostro ritmo circadiano, che gestisce una miriade di funzioni biologiche, tra cui l’alternanza sonno-veglia. Ciò è principalmente dovuto al fatto che le persone che praticano questo tipo di digiuno assumono i propri pasti ad orari fissi. Fate però attenzione a non andare a dormire a stomaco vuoto, perché in tal caso non prendere sonno sarebbe garantito!

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NOTIZIE

MEMORIA E SONNO Lo sospettiamo da un po’: mentre dormiamo il cervello ne approfitta per consolidare i ricordi. Ma questo processo di memorizzazione rimane ancora molto oscuro. Dei ricercatori dell’Università di Ginevra hanno quindi proposto due prove in forma di gioco a un gruppo di partecipanti a un test. Le due prove erano manipolate in modo tale che i partecipanti potessero risultare vincenti in una sola. Poi li si è mandati a dormire dopo averli collegati a un’apparecchiatura a risonanza magnetica. Dal test è risultato che è durante le fasi di sonno profondo che il cervello immagazzina i propri ricordi. E che tende a ricordarsi preferibilmente quelli positivi.

PERCHÉ SI SOGNA? Erik Hoel, un neuroscienziato dell’Università Tufts, situata in Massachusetts, ha formulato un’ipotesi interessante. Per restare capaci di adeguarsi agli eventi inattesi, fisicamente e mentalmente, bisogna confrontarsi regolarmente con essi. Più si invecchia, più le nostre giornate tendono ad assomigliarsi, riducendo il nostro "archivio di esperienze formative". Proiettandoci in una versione estranea del mondo, i nostri sogni potrebbero fungere da "campo di esercitazioni". La teoria richiede però verifiche ulteriori.

SOGNARE AD OCCHI APERTI È difficile ricordare cosa si è sognato dopo il risveglio. Questa constatazione ha indotto dei ricercatori di quattro laboratori dell’Inserm a Parigi, a chiedersi se fosse possibile parlare con persone addormentate mentre sognavano. Hanno così rilevato che alcune, che appartengono a una categoria particolare: quella dei "sognatori lucidi", sono perfettamente in grado di partecipare a una conversazione senza svegliarsi! Capiscono le domande, rispondono con un sì o con un no, oppure con movimenti degli occhi o contraendo i muscoli del viso, e svolgono calcoli semplici. Una scoperta che potrebbe rivelarsi utile per aiutare le persone che soffrono di incubi.

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SALUTE

CARENZA DI SONNO: LE NUOVE INSIDIE DA EVITARE...

Un terzo della popolazione vive in uno stato di comprovata carenza di sonno. A ciò si aggiunge, per gli altri, lo stress di rincorrere costantemente il riposo. Bisogna preoccuparsi? La dottoressa Katerina Espa Cervena, psichiatra, è la direttrice medica del Cenas, il centro di medicina del sonno di Ginevra. Secondo la dottoressa, la mancanza di riposo deve essere presa sul serio, bisogna tuttavia evitare di far diventare questa preoccupazione un’ossessione. A correre troppo appresso al sonno, si rischia di perderlo… L’abbiamo incontrata.

Testo: Sophie Franklin. Immagini: Cenas

Sì, in età adulta, le ore di sonno necessarie a ciascun individuo variano in funzione del suo profilo genetico. Per chi dorme

Le ore di sonno necessarie variano veramente da un individuo all’altro?

poco, cinque ore di sonno saranno ampiamente sufficienti. Mentre per i lunghi dormitori saranno necessarie nove ore. Al punto che questi ultimi soggetti potranno persino accusare i sintomi di uno stato di privazione di sonno se dormono solo sette ore e mezza.

I bisogni di sonno sono diversi a seconda dei gruppi di popolaz ione. Per chi non eserciti più un’attività

Qual è la fascia di popolazione più esposta ai rischi di una carenza di sonno?

professionale, per esempio, il deficit cronico di sonno sarà meno grave che per un adolescente. La durata del sonno consigliata fino all’età di diciotto anni è di nove ore e venticinque minuti. È giocoforza constatare che raramente gli adolescenti dormono così tanto; basta solo pensare all’ora in cui iniziano le lezioni, anche senza andare a dormire tardi, è difficile per loro rispettare i propri bisogni. A ciò si aggiunge la loro sovraesposizione agli schermi prima di dormire, che ritarderà ancor di più il momento di addormentarsi. Gli adolescenti sono in gran maggioranza esposti a questo debito di sonno. Chiaramente sono la fascia di popolazione maggiormente a rischio. È stato dimostrato che questa carenza di sonno, nel momento in cui il loro cervello è in pieno sviluppo, può peggiorare i loro risultati scolastici e generare comportamenti disadattativi.

Se non si avverte sonnolenza durante il giorno e ci si sente perfettamente in forma, non

Come sapere se dormiamo a sufficienza?

bisogna cercare di dormire in modo diverso! Se invece durante la giornata ci si sente stanchi, bisogna capire se si soffre di insonnia o di privazione di sonno.

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SALUTE

desidera comunque godersi un programma rilassante alla televisione, si può fare, indossando però degli occhiali con lenti arancioni che proteggono dalla luce blu. Si deve anche prestare attenzione all’alimentazione. Bisogna evitare di mangiare troppi grassi troppo tardi, con rischio di disturbare il sonno.

È fondamentale distinguere correttamente tra insonnia e privazione di sonno. Entrambe hanno le medesime

Qual è la differenza tra insonnia e carenza di sonno?

ripercussioni sulla vita quotidiana, ma gli strumenti per migliorare la qualità del sonno non saranno gli stessi nei due casi. Nell’ipotesi di una privazione di sonno, il corpo o il cervello non concedono all’organismo la possibilità di dormire il quantitativo di ore di cui ha bisogno. Si parlerà di privazione di sonno in presenza di archi di tempo di durata eccessiva trascorsi, per esempio, lavorando o abusando dei momenti di svago; è dunque l’individuo stesso che non si concede la possibilità di dormire a sufficienza. L’insonnia, al contrario, è una patologia di cui non si è responsabili; si prova per esempio difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati svegliandosi troppo presto. Anche se è interesse dei soggetti che ne soffrono curare questo disturbo, riusciranno comunque a non perdere troppe ore di sonno recuperando per esempio la mattina se la difficoltà consiste nell’addormentarsi quando si coricano. A tutto ciò si aggiungono ancora altre patologie, come le apnee, l’ipersonnia (la sonnolenza diurna), la sindrome delle gambe senza riposo o la parasonnia (sonnambulismo, incubi…).

Sì, dormire in un letto confortevole è molto importante. La scelta del materasso è rigorosamente personale. Talvolta due coniugi

Anche il comfort di un letto può contribuire a migliorare la qualità del sonno?

non hanno le medesime esigenze o i medesimi desideri in materia di comfort; in questo caso è meglio fare ricorso a due materassi differenti. Un materasso non adeguato, che non apporterà un sostegno sufficiente, rischia di aggravare delle patologie soggiacenti (mal di schiena, dolori alla nuca) e di turbare così la continuità del sonno. Anche in assenza di una malattia soggiacente, un materasso scomodo e non adatto alla morfologia del dormiente (troppo "morbido" o troppo "rigido") può turbare il sonno ed essere causa di un riposo frammentato e di microrisvegli. Anche il comfort termico di sistemi letto e biancheria gioca un ruolo importante: il materasso deve essere in grado di evacuare l’umidità, altrimenti si corre il rischio di un’eccessiva sudorazione notturna.

Se, in maniera continuativa, ossia per più di tre mesi, si hadifficoltà ad addormentarsi o si fa fatica a rimanere

Se ci sentiamo stanchi, quando dobbiamo rivolgerci a un medico?

Oggi si sa che l’insonnia raddoppia i rischi di convivere con disturbi depressivi. Esattamente, bisogna ricordare che non soltanto i nostri bisogni, ma anche "l’architettura", ossia la

Quali sono le ripercussioni sulla nostra mente di una carenza di sonno? Ha affermato che il sonno cambia durante la vita.

addormentati e ciò capita più di tre volte a settimana e durante la giornata si avverte un eccessivo stato di affaticamento o un decremento delle prestazioni, è opportuno consultare un medico. Talvolta si potrebbero avere dei disturbi organici come quelli alla tiroide. Se ciò non dovesse essere sufficiente, si potrà consultare un centro del sonno, che elaborerà una diagnosi più completa, analizzando le diverse fasi del sonno per proporre la cura più adeguata. A tali centri devono rivolgersi ovviamente persone che soffrono di patologie che si ripercuotono sul sonno. Per quanto concerne gli altri soggetti, è possibile migliorare la qualità del loro sonno semplicemente invitandoli ad ascoltare meglio le esigenze del loro organismo.

qualità del nostro sonno, si modificano invecchiando. Fisiologicamente le fasi di sonno profondo a onde lente si accorciano. Durante le visite osservo spesso che le persone valutano il proprio bisogno di sonno in base al loro passato. Quando vanno in pensione cercano di dormire le stesse ore di sonno di quando erano più giovani, mentre non ne hanno più bisogno.

Non è possibile, con il semplice intervento della nostra volontà, modif icare i nostri bisogni fisiologici! Si consideri il ritmo circadiano dell’orologio biologico (l’alternanza sonno-veglia che scandisce la quotidianità della maggior parte degli animali e delle piante): è un dato di fatto ampiamente osservabile. Siamo fatti per essere talora attivi

Per Tim Cook, il CEO di Apple, il sonno "è una roba da perdenti". Molti altri manager spiegano il proprio successo enfatizzando la brevità delle proprie notti. Non si può guadagnare tempo accorciando le ore di sonno per avere prestazioni maggiori?

Bisogna iniziare coll’individuare il numero di ore di sonno più benefico per sé; intuitivamente,

Come ci si può esercitare da soli a dormire meglio?

si può per esempio riscontrare che otto ore sono la propria media ideale. Bisogna quindi fare in modo di riuscire a dormire ogni giorno per questo numero di ore ideale. E due ore prima di andare a letto evitare di stare davanti a degli schermi o di svolgere attività che provochino eccitazione. Biologicamente infatti, la secrezione di un ormone che ci aiuta a dormire, la melatonina, deve cominciare due ore prima dell’addormentamento. Se si

talaltra passivi. Il dormire non può essere assimilato alla pigrizia; è un atto necessario per recuperare.

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SALUTE

LE NOSTRE ESIGENZE, MA ANCHE "L’ARCHITETTURA", OSSIA LA QUALITÀ DEL NOSTRO SONNO, CAMBIANO MAN MANO CHE INVECCHIAMO. FISIOLOGICAMENTE, LE FASI DEL SONNO PROFONDO A ONDE LENTE SI ACCORCIANO.

Ci si può veramente sentire molto male. Ciò peggiora i nostri tempi di reazione in

Che rischio si corre a non dormire a sufficienza?

modo significativo, aumentando il rischio di incidenti. Ne risentiranno anche le nostre capacità cognitive. Se ci si priva della soddisfazione dei bisogni fisiologici, si diminuiranno le capacità mnestiche. Si agirà chiaramente e costantemente al di sotto delle proprie capacità. Non consiglierei mai a nessuno di accorciare le sue notti per acquisire maggior efficienza!

Le persone acquisiscono una sensibilità sempre maggiore riguardo all’importanza di dormire bene e ai rischi di un sonno di cattiva qualità per la loro salute. In passato poteva

In passato, i suoi pazienti talvolta si rivolgevano a lei per ridurre il numero di ore di sonno. Oggi non accade più. Come lo spiega?

Mo l t i d i ques t i gadge t mirano a valutare la qualità, buona o meno, del sonno analizzandone le fasi. Orbene, ciò è impossibile senza appl icare degl i

Esiste sul mercato un numero sempre maggiore di tecnologie per monitorare il nostro sonno. Queste "sleep techs" sono utili?

La carenza di sonno si accumula veramente o sono sufficienti alcune notti di sonno "normale" consecutive per riuscire a ritrovare un certo equilibrio? Se ci si priva del sonno in maniera cronica, la carenza si accumula. Ma il cervello e il nostro organismo hanno una capacità di recupero enorme. Uno studio ha dimostrato che dopo una privazione di sonno della durata di undici giorni, il recupero da parte dei soggetti testati è avvenuto in tre notti. capitarmi che dei pazienti mi chiedessero come si frammentasse il sonno, nell’intenzione di assumere farmaci per rimanere svegli; nessuno più mi pone quesiti di questo tipo. I miei pazienti desiderano soprattutto ridurre il proprio stato di affaticamento e migliorare le proprie prestazioni.

elettrodi alla testa del paziente. Alcuni miei pazienti vengono a consultarmi sottoponendomi la registrazione delle fasi del loro sonno effettuata da un orologio. Ma non ci si può accontentare di misurare dei movimenti o la loro assenza; ciò non significa ancora che il paziente si trovava nell’una o nell’altra fase del sonno. Altri apparecchi rilevano il ritmo cardiaco, ma anche quello è un parametro approssimativo. Per contro, altre tecnologie, per esempio quelle basate sul ricorso a sensori possono servire a comprendere che un soggetto soffre di russamento, un elemento che può spiegare la presenza di determinati disturbi. Quanto ai materassi connessi, possono, quando viene diagnosticata un’apnea, permettere di curarla sollevando temporaneamente il dormiente quando un russamento ne annuncia il manifestarsi.

Bisogna distinguere tra il consumo prescritto da un medico e l’assunzione come automedicazione. Da qualche

Cosa pensa dell’assunzione di melatonina per tornare a dormire?

Sì, si rischia di soffrire di or tosonn i a , un di sturbo strettamente associato all’uso di dispositivi che tracciano

Cercando di dormire bene non si rischia di non dormire più?

anno, la Comunità europea ha autorizzato la vendita libera della melatonina. In Svizzera la si può ottenere unicamente dietro presentazione di ricetta medica. La melatonina è un ormone molto efficace con pochissimi effetti collaterali. Tuttavia, se si assume in modo inadeguato al nostro ritmo biologico si rischia di stare ancora più male. Bisogna assolutamente che un medico abbia analizzato il funzionamento dell’orologio biologico del singolo.

il riposo, che interessa sempre più persone. Si tratta dell’ossessione di dormire bene. Il nome di questa malattia è stato coniato nel 2017, contemporaneamente alla democratizzazione di questi dispositivi connessi che tracciano il sonno. È stato ispirato dal termine ortoressia, che indica la ricerca ossessiva di un’alimentazione sana. Non è possibile, ricordiamolo, con la sola volontà, influenzare il sonno, dal momento che quest’ultimo è gestito unicamente dal cervello. Si possono però adeguare i comportamenti individuali, dar prova di buon senso e, in molti casi, il nostro sonno risponderà in modo positivo. Per il resto, però, non bisogna esagerare, con il rischio di creare uno stato di ansietà che certamente turberà il sonno e diverrà una nuova e perversa ricerca di prestazioni…

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È PROPRIO QUESTA FORZA,

DENTRO DI NOI, CHE CERCHIAMO

ALIMENTAZIONE

DIMMI CIÒ CHE MANGI E TI DIRÒ COME DORMI Il nostro stile di vita ci ha portati ad alimentarci in modo incongruo: mangiamo troppo, troppo velocemente, troppi alimenti crudi, cibi fuori stagione e nel momento sbagliato. Sono tutti fattori in grado di nuocere alla qualità delle nostre notti. Ecco i consigli degli specialisti per riportare armonia ed equilibrio nei nostri piatti e nel nostro sonno.

I CONSIGLI DEI NUTRIZIONISTI PER DORMIRE BENE 1) Le tisane - A base di tiglio o di camomilla per addormentarsi, di lavanda contro lo stress. Vi si può anche aggiungere un po’ di miele, se non si è già sgranocchiato un quadretto di cioccolato come dessert, fate attenzione a non consumare troppi zuccheri! 2) Gli omega 3 - Attivare la secrezione dei neurotrasmettitori va bene, favorirne il transito nel cervello va ancora meglio. Orbene, il 60% della massa di questo organo è costituito da acidi grassi, il 70% dei quali è, appunto, rappresentato da questi famosi omega 3.Mangiare del pesce grasso a pranzo per esempio sarà perfetto; in ufficio si potranno portare una scatola di sardine e delle verdure. Oltre ai pesci definiti grassi (salmone, aringa, sgombro, tonno, sardine, orata, salmerino alpino, trota salmonata…), gli oli di colza, di camelina, di noci, i semi di chia e di lino e le uova di galline allevate all’aperto costituiscono eccellenti fonti di omega 3. dopo cena: infatti aumentare la glicemia favorisce l’addormentamento. Le nostre madri e le nostre nonne lo sapevano, per questo ci esortavano a bere un bicchiere di latte caldo prima di andare a letto. In versione contemporanea e seguendo i dettami delle ultime tendenze, si può adottare una bevanda a base di cacao e cannella o il famoso "golden milk", latte speziato, arricchito di una miscela a base di curcuma e di miele, le cui ricette fanno furore sui social network. Infine, nei periodi di stress, un apporto di magnesio può fare la differenza, senza dimenticare il ferro, cofattore indispensabile alla sintesi dei neurotrasmettitori e spesso carente nelle donne in età fertile.

Testo: Sylvie Ulmann. Immagini: LDD (libere da diritti) Sesi interpellanodeinutrizionisti, degli specialisti inmedicina cinese o ayurvedica, nonostante la diversa formazione, si pronunceranno in modo unanime su tre punti. Per ottimizzare le possibilità di dormire bene, bisognerebbe consumare i pasti ad orari fissi, in modo da dare al corpo un ritmo sonno-veglia, evitare di mangiare troppo la sera, una deduzione di puro buon senso, e assumere gli alimenti corretti al momento giusto. Aline Corcelle, medico nutrizionista presso il centro Efficium, a Ginevra,

Carnivori a mezzogiorno, vegetariani la sera

Questi due neurotrasmettitori dipendono dalla nostra alimentazione. Per equilibrarne la secrezione si privilegerà: «un apporto di proteine vegetali la sera, con cereali semi- completi o completi, carne magra come il pollame o pesce bianco. Si consumeranno le proteine animali la mattina e a mezzogiorno», raccomanda Aline Corcelle. La colazione all’inglese, con le uova, è ottima. Quanto alla carne, in particolare se si tratta di carne

precisa quest’ultimo punto: «Il sonno è collegato a due neurotrasmettitori che dipendono dalla nostra alimentazione. Il primo è la dopamina, che agisce sulla qualità del sonno; questa sostanza viene secreta a inizio giornata

rossa, compreso il petto d’anatra, e ai pesci grassi, rientrano nel menù del pasto di mezzogiorno. È finita l’epoca delle insalatine ingoiate in fretta ad un angolo della scrivania. Ricordiamo poi che anche l’ora in cui si mangia

in base agli apporti di proteine e il suo amminoacido precursore è la tirosina.». Sintomi di una carenza di dopamina sono: notti agitate, risvegli notturni o precoci, l’impressione al risveglio di non aver dormito a sufficienza. All’opposto, un altro neurotrasmettitore favorisce l’addormentamento: è la serotonina, secreta principalmente a fine giornata e il cui precursore alimentare è un altro amminoacido, il triptofano. «La serotonina è a sua volta il precursore della melatonina, l’ormone che concretamente favorisce l’addormentamento, la cui secrezione ha inizio con la diminuzione della luce», precisa la specialista.

incide sulla qualità del nostro sonno. Mettersi a tavola meno di due ore prima di andare a dormire può compromettere l’addormentamento e provocare risvegli notturni. Di ciò, questa volta ha colpa il nostro fegato: «Mangiare troppi grassi o in modo troppo pesante fa lavorare molto questo organo, che ha il compito di assorbire i grassi. Si rischia inoltre che si produca del reflusso gastrico», avverte Aline Corcelle. Zucchero per addolcire le nostre notti Anche un piccolo apporto di zucchero è il benvenuto nella seconda parte della giornata, per esempio alle sedici si può consumare della frutta oppure, perché no, mangiare un quadretto di cioccolato

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RUBRIQUE ALIMENTAZIONE

LA MEDICINA CINESE: MANGIARE BENE PER VIVERE A LUNGO E IN BUONA SALUTE

I CONSIGLI DELLA MEDICINA CINESE PER DORMIRE BENE

1) Le tisane a base di fiori, sedative e calmanti. Da provare quelle con petali di rosa, leggere e delicate. 2) Prendersi cura dei propri piedi prima di dormire: fare un bel pediluvio caldo con del sale e poi un massaggio agendo in particolare sul primo punto del meridiano del rene. relazioni sociali si può spingere questo limite alle diciannove, ma, se si ritarda ulteriormente, il sonno rischia di essere disturbato», sintetizza. A cena si eviteranno la carne rossa e tutti i tonici cardiaci come alcol o spezie. La mattina non si deve rimanere a stomaco vuoto e si preferirà consumare il pasto principale a mezzogiorno, ribadiamo ancora una volta: è fuori questione ingoiare un panino davanti al computer...

« Nella medicina cinese, si ritiene che ciascun

o freddo, e infine del loro trofismo, ossia dei loro effetti sugli organi o sui meridiani sui quali agiscono all’interno del corpo. Viva il modo di cenare degli svizzeri! Come regola pratica, Antoine Wegmüller raccomanda di adottare i criteri basilari elencati di seguito: «Per dormire bene, bisognerebbe mangiare "alla maniera svizzera", l’ideale sarebbe cenare verso le diciassette o le diciotto. Per ragioni legate alle

individuo sia il risultato genetico dell’unione tra suo padre e sua madre. Se ne eredita il "capitale di salute". E, come avviene per ogni eredità, esso non è ripartito in modo paritario. Per vivere a lungo in buona salute, bisogna quindi far fruttare il proprio capitale», afferma Antoine Wegmüller, agopuntore e praticante della medicina tradizionale cinese a Losanna. In un approccio del genere l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale: mangiare bene permette di rinforzare l’organismo. Ciascuno adotta le proprie scelte dietetiche in funzione dei propri bisogni e della propria tipologia. Anche la nostra attività fisica incide (un boscaiolo non ha il medesimo fabbisogno energetico di una persona che lavori in un ufficio), come pure la stagionalità ; si privilegiano gli alimenti di provenienza locale, di stagione e maturi. Inoltre si preferiscono gli alimenti caldi e cotti, dal momento che sono più facili da digerire, i cibi crudi producono gas e inducono sonnolenza in quanto la loro digestione richiede molti sforzi al corpo. In aggiunta la medicina cinese classifica gli alimenti tenendo conto del loro sapore, che ha una funzione, per esempio gli alimenti piccanti fanno sudare, del loro carattere, caldo

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ALIMENTAZIONE

AYURVEDA: ARMONIZZARE IL CORPO E LO SPIRITO

Nell’ Ayur veda, la medicina tradizionale basata sulla filosofia indiana, si ritiene che il corpo, l’anima e lo spirito formino un unicum indivisibile. Agire su uno di questi aspetti influenza necessariamente gli altri. Questo insieme costituisce peraltro un microcosmo in costante interazione con il mondo, il macrocosmo. Tutto ciò che ci circonda, tutto ciò che si consuma è costituito dai medesimi elementi: l’etere, l’aria, l’acqua, il fuoco e la terra. Dalla loro combinazione risultano anche le tre energie vitali, definite dosha. Il principio della mobilità (vata) è costituito da etere e aria; quello della trasformazione (pitta) da fuoco e acqua e il principio della struttura (kapha) è composto da acqua e terra. Altro elemento centrale: il fuoco digestivo (agni), che ci permette di assorbire alimenti, emozioni e informazioni. Le malattie del corpo o dell’anima possono avere svariate origini, spiega la dottoressa Simone Hunziker, medico generico specializzato in Ayurveda: «Esse possono essere legate all’eccesso di uno o più dosha e/o a uno squilibrio di agni, il nostro fuoco digestivo. Per quanto concerne i disturbi del sonno, innanzitutto si verifica che non derivino da altri problemi, come dolori causati da reumatismi o reflusso gastrico. Nel qual caso si comincia a curare questo disturbo.». Troppo vata può provocare la scomparsa del sonno «Se il disturbo non deriva da una patologia pregressa, è in generale dovuto a un eccesso di vata. Bisogna dunque privilegiare alimenti e attività in grado di ridurre questo dosha», sintetizza la dottoressa Hunziker. Una cosa più facile a dirsi che a farsi, in quanto, purtroppo, vata è un principio dominante nella

I CONSIGLI DELL’AYURVEDA PER DORMIRE BENE

nostra vita quotidiana: «Siamo bombardati di informazioni, abbiamo ritmi di vita decisamente irregolari, mangiamo rapidamente, cibi freddi e crudi, senza smettere di parlare... Sono tutti fattori che aumentano vata», sottolinea. Prima misura da assumere: adottare una corretta igiene di vita. Seconda misura: assumere alimenti che abbassano vata: cibi cremosi, umidi, caldi e cotti, l’esatto opposto di questo principio caratterizzato dal freddo e dall’aridità. «Una zuppa di verdura con riso o pasta la sera è l’ideale. Ciò non «SIAMO BOMBARDATI DI INFORMAZIONI, ABBIAMO RITMI DI VITA DECISAMENTE IRREGOLARI, MANGIAMO RAPIDAMENTE, CIBI FREDDI E CRUDI, SENZA SMETTERE DI PARLARE...»

1) Masticare. «Stimola la digestione e sazia tutti i sensi. Peraltro, masticare è considerata la seconda fase del processo di digestione. La prima è la cottura degli alimenti e la terza ha luogo nello stomaco», precisa la dottoressa Simone Hunziker. 2) Privilegiare gli alimenti che calmano vata. Tra questi predominano i sapori dolce, salato e acido. L’astringente, l’amaro e il piccante producono l’effetto inverso, aumentano vata, e vanno dunque consumati con moderazione. Farinacei, frumento, riso, avena e quinoa sono alimenti benefici, le verdure (facendo attenzione a quelle a foglia e ai cavoli), la frutta matura e di stagione e anche i pomodori, il latte e i latticini sono consentiti se si digeriscono. significa che non si possano mangiare pane e formaggio, ma che si devono consumare in quantità ridotte. E anche un bicchiere di vino rosso, uno solo però!, è tra i rimedi consigliati per calmare vata», riassume la dottoressa Hunziker. Infine, per non spegnere o ridurre il nostro agni, il nostro fuoco digestivo, si sceglierà il momento in cui si è al culmine del proprio vigore per assumere il pasto principale: tra mezzogiorno e le quattordici. Adottare questi piccoli correttivi può già cambiare le cose, ribadisce la specialista.

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IL VOSTRO BENESSERE, LA NOSTRA RAGION D’ESSERE

RITRATTO

ANCHE QUANDO SOGNA, SENTE E CREA PROFUMI

Il sonno, così come l’ha immaginato nella firma olfattiva creata per Elite, profuma di rosa e di muschio. Capace di sognare sentori e di avvertirli anche mentre dorme, Daniel André fa parte della cerchia dei pochi profumieri originari del nostro Paese.

E di quella dei più grandi al mondo. Testo: Sophie Franklin. Immagini: Sophie Franklin

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RITRATTO

Profumiere -creatore, Daniel André lavora per svariate marche di lusso e ciò fa sì che cambi prospettive ad ogni incarico. Siamo andati ad incontrarlo nel suo laboratorio di Ginevra.

Quello che mi torna immedia- tamente alla memoria è un ricordo dellamia infanzia: l’odore

Qual è il suo primo ricordo olfattivo?

dell’erba tagliata quando da bambino giocavo in un prato. Custodisco nella memoria anche il profumo di mia nonna, benché l’abbia conosciuta molto poco. Tra tutti i nostri sensi, la memoria olfattiva è quello più preciso e che veicola il maggior numero di emozioni. Ci riposiziona immediatamente in un contesto sensoriale ed emotivo molto preciso. Tutti noi abbiamo la nostra madeleine proustiana… Avere l’opportunità di aprire dei flaconi in un laboratorio di profumiere è come concedersi una specie di seduta di psicanalisi e far riemergere degli istanti di vita che ci hanno toccato nel più profondo del nostro essere. Si riportano alla luce ricordi che appartengono solo a noi, che ci sono rimasti impressi, in positivo così come in negativo.

Sì, consente di veicolare un messaggio e anche dei valori in modo completamente diverso dal marketing tradizionale. Indirizzandosi al nostro odorato,

Anche la fragranza di una marca, la sua firma olfattiva, si rivolge al nostro essere sensibile?

Nel linguaggio olfattivo le note floreali, per esempio, evocano il benessere, la natura. Delle note legnose, per parte loro,

Come si fa a tradurre queste idee, o questi valori, in fragranze?

l’emozione è garantita. Per Elite, il profumo doveva evocare situazioni come il benessere che consegue a un buon sonno o anche il comfort. Ho però subito osservato che per Elite era altrettanto importante il modo di accogliere le persone, la gentilezza… il rispetto del cliente. E poi bisognava evocare il lavoro degli artigiani che è all’origine di questi bei prodotti; è stato tutto questo ad ispirarmi.

possono trasmettere questa idea di fabbricazione tradizionale. E poi, è come scrivere una partitura musicale: bisogna che la formula "suoni" bene… e che a contatto con essa ognuno si senta bene. E bisogna, ovviamente, aggiungervi un po’ di carattere affinché sia riconoscibile… La cosa più importante è che questo profumo non sia aggressivo e non venga subito da colui o colei che lo percepisce; deve essere discreto, raffinato emolto soave…

La lavanda è nota per le sue proprietà rilassanti. Con le mie figlie il mandarino funzionava molto bene. Si possono anche

Ci sono aromi in grado di aiutarci a prendere sonno?

immaginare dei risvegli olfattivi ideando una fragranza da diffondere al termine della notte, quando il sonno è più leggero, che permetterebbe di svegliarsi serenamente.

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RITRATTO

Proprio come alcuni musicisti sognano la musica, io sogno sentori. Può trattarsi di profumi che ho già sentito

Lei stesso si è definito un sognatore di profumi; ci racconti di che si tratta …

o che immagino. Ho talmente allenato l’immaginario olfattivo mentale, cercando di pensare a un odore per avvertirlo realmente, che oggi ciò avviene in modo naturale. Ognuno può esercitarsi a pensare a un odore: le ricerche condotte nel campo dell’elaborazione delle immagini hanno dimostrato che questa facoltà è il risultato di un allenamento.

Incessantemente! Tutti i giorni, compongo i miei accostamenti, mi alleno a scoprire e a

Ha nella mente un profumo che cerca di realizzare?

TRA TUTTI I NOSTRI SENSI, LA MEMORIA OLFATTIVA È IL PIÙ PRECISO E QUELLO CHE VEICOLA IL MAGGIOR NUMERO DI EMOZIONI riscoprire dei flaconi. Anche se ho già annusato mille o duemila volte lo stesso prodotto spero sempre di essere sorpreso! Si ha l’abitudine di annusare un’essenza dicendosi che si tratta solo di un profumo. In realtà è una composizione di svariate decine o centinaia di molecole. Le fragranze vengono immaginate come monodimensionali. Si tratta invece di volumi, ciascuno con la propria forma, che è unica. Quando se ne osservano le varie sfaccettature se ne possono cogliere le asperità: sono queste che permettono di stabilire connessioni tra le diverse materie prime. Ed è in questo modo che si accostano… che si fondono.

I l m i o o l f a t t o e r a particolarmente sensibile, non c’è dubbio; ma è soprattutto

Aveva una predisposizione a divenire un "naso"?

una questione di allenamento. Ho avuto l’opportunità un giorno di visitare la sede di Givaudan a Ginevra. Uno dei profumieri che all’epoca vi lavoravano in quella circostanza ha fatto una presentazione straordinaria che a tutti noi presenti, benché fossimo ancora degli studenti, ha instillato il desiderio di praticare questo mestiere. All’epoca, Givaudan gestiva la sola scuola per diventare "nasi" esistente al mondo. In una delle rare occasioni in cui vi si poteva accedere, ho avuto la fortuna di rientrare tra i tre allievi ammessi a frequentare questo percorso di formazione. Ciò che mi è piaciuto è stata la commistione tra il mondo scientifico e quello artistico. Ho fatto ottimi e interessanti studi scientifici, ma mi mancava qualcosa, facevo fatica a immaginarmi a lavorare come ingegnere chimico per tutta la vita. In quella prospettiva non riuscivo a trovare il mio ruolo. Sono sempre stato ciò che definivo un falso tecnico. Avevo lo sguardo rivolto alle stelle e mi si chiedeva di abbassarlo sulla carta, su delle formule. Questa professione mi ha consentito di collocarmi contemporaneamente in entrambi gli ambiti...

IL PROFUMO DI ELITE

Les clefs de Morphée, la firma olfattiva creata dal profumiere Daniel André per Elite, è un profumo dagli accordi esperidati (ottenuti grazie alla combinazione di oli essenziali estratti dalle bucce degli agrumi), floreali, legnosi e con accenti di iris. Contiene verbena, bergamotto, pepe, gelsomino, iris e cotone (l’essenza di cotone conferisce un’impressione di morbidezza). A questi componenti si aggiungono dei muschi, della cumarina (estratta da piante medicinali), foglie di ninfea e le foglie di una pianta che cresce di notte e che Daniel André chiama "fiore di luna".

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INCONTRO

Chef britannico noto in tutto il mondo, Heston Blumenthal si è appena regalato un letto Elite. Colui che abbiamo scoperto la primavera scorsa nella trasmissione "Top Chef" di M6 e che spiegava che la banana si sposa magnificamente con il basilico e la fragola con le olive nere, per via di una molecola che compone la nota di base dell’aroma comune, ci racconta la sua visione del sonno. Per nulla banale!

Testo: Sophie Franklin. Immagini: John Scott Blackwell

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INCONTRO

Heston Blumenthal è uno dei padri della cucina molecolare ed è stato il primo a fare uso di azoto liquido in cucina per inventare, nel 1998, una mela caramellata, servita fredda all’esterno e calda all’interno. Nel suo ristorante, è anche per risvegliare i sensi, accendendo le emozioni che fa degustare vongole (piccoli molluschi molto diffusi) e cannolicchi (un altro tipo di frutti di mare) ai propri commensali ponendovi accanto un iPod, affinché ascoltino, nel contempo, i suoni del mare… Conversare con Blumenthal ci impone di volare alto, per avvicinarci a noi stessi, alla nostra condizione di esseri "sensibili". Sedetevi comodi, stiamo per partire per un viaggio nella testa di un creativo geniale!

Sono venticinque anni che lavoro al Fat Duck. Le persone vi vedono un ristorante che funziona molto bene:

Fa spesso riferimento a sensi ed emozioni; come vengono coinvolti nella sua cucina?

tecnologia, ricette, allestimento, tavoli, riconoscimenti … tutto questo è solo il lato esteriore. Da venticinque anni, la mia vera ossessione è ciò che le persone provano interiormente quando sono lì. Affinché vivano il numero massimo di emozioni possibile, punto ad attivare, in parallelo, tutti i sensi, come il tatto, l’odorato, l’udito, e cerco anche di giocare con il sistema vestibolare, quello dell’equilibrio. Parrebbe che oggi la nostra libertà più grande sia quella di poter scegliere le nostre emozioni. È veramente piacevole saperlo! Ma, a mio avviso, è difficile farsi carico di una scelta simile. Per poter riuscire felicemente ad arrivare a una tale "conoscenza di sé", è necessario, sicuramente, dormire già bene. Dormire la notte ha effetti prodigiosi e contribuisce davvero al nostro benessere. E, nel caso si debba scegliere, suggerisco di preferire un buon materasso a un’automobile più potente o a vacanze costose all’altro capo del mondo...

Non penso nemmeno più al mal di schiena chemi aveva spinto ad acquistare un materasso Elite, è tutto dire! Ma tornerò su questo

Mi permetta di rivolgerle una domanda molto intima: dorme bene?

punto… La relazione più intima che abbiamo è quella con noi stessi. È la più difficile e anche la più gratificante. I nostri bisogni fisiologici come l’alimentazione e il sonno devono essere soddisfatti. Se lo facciamo con coscienza e nel modo migliore possibile, è la nostra relazione con noi stessi che viviamo con qualità. Possiamo dormire o dormire benissimo… Esattamente come possiamo semplicemente nutrirci oppure mangiare benissimo e provare emozioni incredibili. La chimica ci dimostra che tutto è collegato, anche le energie. È certo che ciò che beviamo o il nostro modo di dormire provocano delle vibrazioni che avranno, anch’esse, delle conseguenze sulla nostra vita quotidiana. Il mio letto è indubbiamente l’oggetto più importante in casa mia e quello che influisce maggiormente sulla mia vita di ogni giorno!

TOP CHEF

UN APPROCCIO SCIENTIFICO A GUSTO E SAPORI

"Il più folle tra i grandi chef ", con questi termini la giornalista gastronomica Véronique Zbinden lo ha definito su Le Temps quando Heston Blumenthal è stato incoronato "Miglior chef al mondo" dalla rivista Restaurant. Chef e proprietario del ristoranteThe Fat Duck (tre stelle della Guida Michelin), è anche chef dei ristoranti Dinner presso il Mandarin Oriental di Londra (due stelle della Guida Michelin) e di Melbourne, in Australia. Famoso per il suo approccio scientifico alla cucina, è considerato come uno dei principali protagonisti della gastronomia molecolare e del foodpairing (l’arte della combinazione dei sapori). Nel 2021, ha partecipato alla trasmissione Top Chef di M6, proponendo una prova in cui i candidati dovevano accostare due alimenti improbabili. Da diversi anni è impegnato nell’approfondimento del tema della comprensione dei meccanismi del gusto, collaborando sia con l’Università di Nottingham sia con i ricercatori di Firmenich. Parallelamente svolge ricerche di psicologia sperimentale. È anche socio onorario della Royal Society of Chemistry.

La scienza attuale ci spiega che i meccanismi che regolano il nostro sonno sono gli stessi che disciplinano la creazione di

Grazie a un sonno migliore i suoi sensi sono più all’erta?

un archivio, i diversi cicli ci permettono non soltanto di rigenerarci, ma anche di fare ordine e chiarezza sulle varie preoccupazioni che abbiamo provato durante la giornata. Riposiamo così il corpo che ha vissuto il giorno e viviamo il nostro corpo della notte per rinascere ogni mattina: è quanto di più prezioso esista. In passato dovevo addormentarmi in una determinata posizione e quando, durante la notte, mi giravo, sentivo male e mi svegliavo. Oggi, al risveglio, indugio prima di alzarmi: il mio letto è divenuto confortevole fino a questo punto! Quando mi sveglio, ho preso l’abitudine di fare un po’ di meditazione e di stretching. Ho anche notato che il tempo impiegato per ritrovare energia quando mi alzo è molto più breve rispetto a prima. Non c’è dubbio che il mio nuovo letto ha contribuito a migliorare il mio benessere.

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SISTEMI LETTO E ACCESSORI

La scelta di un piumino o di un guanciale perfettamente rispondente alle proprie esigenze è fondamentale per ottimizzare il comfort e consentirvi di dormire bene. In negozio, il personale specializzato si informerà riguardo alle vostre abitudini in materia di sonno per indicarvi piumini e guanciali SCEGLIERE BENE UNA TRAPUNTA

che si adattano al meglio alle vostre esigenze. Scegliere un piumino non è un’operazione di tutto riposo! Da un lato deve mantenere il corpo al caldo, ma deve anche essere leggero e permetterne la traspirazione (5 dl per notte). L’ideale sarebbe che fosse al contempo caldo e leggero. Il piumino d’oca è considerato il prodotto migliore. È leggero, silenzioso e inodore. Esistono però svariate alternative. Di seguito troverete delle domande inerenti alle vostre abitudini in materia di sonno che vi consentiranno di scegliere la trapunta più adatta a voi. Che grado di calore scegliere? Il rischio di una trapunta troppo calda: avere troppo caldo provoca numerosi microrisvegli. È pertanto fondamentale trovare la trapunta ideale per ottenere il massimo del comfort mentre si dorme. È la grammatura, ossia la quantità di piumette, che permetterà di stabilire il grado di calore della trapunta. Il rischio di una trapunta troppo fresca: avere troppo freddo non permette al corpo di rilassarsi e addormentarsi. Se per alcune persone è sufficiente una trapunta leggera tutto l’anno, altre devono, al contrario, cambiare trapunta al cambio di stagione. Se casa vostra è poco riscaldata in inverno e molto calda in estate, per esempio, preferite due piumini diversi: uno per l’estate e uno per l’inverno. Un’altra possibilità è optare per due piumini che si possono unire grazie a dei bottoni a pressione, comodi in tutte le quattro stagioni in quanto il più fresco è destinato all’estate e il secondo alle stagioni intermedie, mentre uniti offrono il grado di calore ideale per l’inverno. Per quanti, invece, mantengano nella loro abitazione una temperatura costante, come spesso accade in Svizzera, è possibile adottare semplicemente una sola trapunta, del tipo "quattro stagioni".

Preferisce una trapunta leggera o pesante? Anche in questo caso i gusti sono diversi: se taluni preferiscono avvertire il peso del loro piumino, altri hanno bisogno di leggerezza. Un numero maggiore di piume aumenterà il grado di calore, ma anche il peso. Se si è alla ricerca del massimo della leggerezza suggeriamo di scegliere una trapunta in cashmere (più calda) o in seta tussah pura (più fresca). Suda molto? La trapunta in cashmere è un’ottima soluzione per quanti non desiderino piumino o materiale sintetico. Totalmente imbottita di puro cashmere, molto leggero, molto morbido ed estremamente assorbente, offre una termoregolazione sorprendente. Proprio come la nostra trapunta termoregolatrice dotata di una tecnologia innovativa, inizialmente sviluppata per la NASA, che regola in modo proattivo l’equilibrio tra temperatura e umidità. Soffre di allergie? La nostra trapunta imbottita con seta tussah, molto leggera e morbida, è una buona alternativa per chi soffre di allergie. Siamo in grado di proporre anche altre trapunte realizzate con fibre sintetiche antiallergiche.

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SCEGLIERE BENE UN GUANCIALE SISTEMI LETTO E ACCESSORI

In funzione del vostro materasso Considerate con attenzione l’elasticità del vostro materasso, che gioca un ruolo essenziale nella scelta della compattezza e dello spessore del vostro guanciale. Più il materasso sarà morbido, meno il guanciale dovrà essere spesso per mantenere la testa ben allineata con la nuca e la colonna vertebrale. Inversamente, più il materasso sarà rigido, maggiore sarà lo spazio da colmare tra il materasso e la nuca. La vostra scelta a questo punto si potrà orientare verso guanciali più compatti e più spessi. In base alla posizione in cui si dorme Dorme prono/a? Si dovrà privilegiare un guanciale molto morbido, per mantenere le vertebre allineate e evitare ai muscoli coinvolti nella deglutizione e alla trachea di essere sotto tensione. A seconda del grado di rigidità del materasso si potrebbe persino fare a meno del guanciale. Dorme supino/a? Il guanciale dovrebbe essere preferibilmente compatto per garantire un sostegno corretto alla nuca. L’ideale sarebbe che la testa affondasse per un terzo all’interno del guanciale. Dormite su un fianco? Il guanciale deve essere morbido e colmare lo spazio tra la spalla e la testa. Sarà dunque da preferire un cuscino con i bordi assottigliati (v. foto), che non si schiaccerà durante la notte continuando ad offrire il sostegno necessario. Soffre di dolori cervicali? Svariati modelli di guanciali ortopedici (con imbottitura parzialmente realizzata con anima in schiuma e parzialmente con piumino o in ErgoGel) si adatteranno alla testa e la sosterranno in modo ottimale.

DOMANDE / RISPOSTE Piumini e guanciali in piuma d’oca si possono lavare in lavatrice? Sì, a 60°C, ma è meglio farlo il meno spesso possibile. È preferibile proteggere i guanciali con delle sottofedere. Quando si sotituiscono trapunte e guanciali? Una trapunta si cambia ogni tre-cinque anni, un guanciale ogni tre anni, per via dell’indebolimento delle piume che perdono la loro tenuta. Da dove provengono le piume? Tutti i nostri prodotti sono dotati del marchio "Swiss Guaranty VSB" creato dall’Associazione svizzera dei produttori di articoli da letto. Il marchio prevede la certificazione secondo lo standard Downpass e garantisce che gli animali non siano spiumati in vivo.

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